Tra venerdì e domenica, i finanzieri del Comando Provinciale di Como hanno controllato oltre 156 autovetture e identificato più di 264 persone. Nell’ambito di un piano di rafforzamento volto a contrastare i fenomeni di illegalità economico-finanziaria nelle località a forte vocazione turistica, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como ha organizzato una serie di controlli nella provincia lariana, specialmente nei fine settimana.
Tra venerdì 30 e domenica 31 agosto, i Finanzieri del Comando Provinciale di Como hanno controllato oltre 156 autovetture e identificato più di 264 persone. Dodici cittadini italiani e uno tunisino sono stati fermati e segnalati alla Prefettura di Como secondo l’art. 75 del DPR 309/90 per il possesso complessivo di 28,65 grammi di hashish, 1,60 grammi di marijuana, 1,30 grammi di cocaina, 1,8 grammi di eroina, 0,4 grammi di MDMA e 0,8 grammi di ketamina.
Per sei di questi è scattato il ritiro immediato della patente poiché erano alla guida della propria auto. Nell’Erbese è stato ispezionato un esercizio commerciale, al quale sono stati sequestrati amministrativamente oltre 740 articoli di cancelleria privi delle informazioni minime per il consumatore. Si ricorda che, secondo il Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), i prodotti destinati ai consumatori, commercializzati in Italia, devono riportare obbligatoriamente, in lingua italiana sull’etichetta, sul prodotto, sulla confezione o sul foglio informativo, le seguenti informazioni: alla denominazione legale o merceologica del prodotto; al nome/ragione sociale/marchio e sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea; all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose, all’ambiente; ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione ove possano essere determinati per la qualità e le caratteristiche merceologiche del prodotto; alle istruzioni, e alle eventuali precauzioni e destinazione d’uso, se utili ai fini della fruizione e sicurezza del prodotto.
Al termine delle attività, il rappresentante legale dell’azienda è stato segnalato alla Camera di Commercio di Milano-Monza Brianza-Lodi, competente per la sede legale della società, per violazioni degli obblighi di informazione al consumatore e di etichettatura dei prodotti.
Questa irregolarità comporta una multa amministrativa che varia tra 516 e 25.823 euro. Durante i consueti servizi di istituto, sono stati emessi 13 verbali per mancata registrazione dei corrispettivi e uno per mancato pagamento del canone RAI. In seguito a un controllo sul lavoro nero, il titolare di una pizzeria è stato sanzionato per aver pagato parte dello stipendio in contanti ai propri dipendenti regolarmente assunti.